Fede e Ragione, scoprire la radice del significato, riconoscere la Via

24.02.2021

FEDE E RAGIONE 

l sostantivo sanscrito "Ratha"> it. "ruota", è, in sanscrito, secondo il dizionario di Klaus Mylius, edito da Langenscheidt, sinonimo di: "letizia"- "beatitudine". "Ratha" intende altresì l'auriga o, addirittura, il guerriero attivo sul carro.

Il latino "Ratio", "raziocinio", deriva, come pure il quasi sinonimo:

"Rota" (it."Ruota"), dall'originale sanscrito "Ratha".

Nella razionalità allo stato puro, secondo i pitagorici, è la

perfezione del cerchio. Infatti, in latino, "ratio" ha , come

significato primario, quello di "conto, calcolo", nel quale il corso

(dal sscrt. "cakra"- "cerchio") itinerante concettuale debba far

"tornare", perfettamente e a riprova, all'inizio.

La fede è la luce, delicata, beata ed esordiente, della ragione,

completa in sé.

Le due ancelle intime, di madonna fede, sono fiducia e fedeltà.

Attorniano, in posizioni attestatrici di gerarchia, la ragione,

"emissaria prima" della Qa'aba incentrante ed irradiante gli

splendori.

La ragione, è intelletto: legge dentro. Intuisce: "va" dentro (lat.

"Intus ire").

Nel Mare, infinito, del Pensiero divino, è una bottiglia, con un

messaggio, dentro di lei, da parte di Chi ingenera. La superficie,

della bolla della distesa di tale Acqua, è Mare anch'essa, e il

Messaggio in lei, è la medesima ambrosia di luce: la Ragione,

assoluta, del Comando divino.

Emmanuel Kant (Königsberg 1724-1804), l'avrebbe definito:

"L'Imperativo categorico".

Articolo di Vaibhava Das

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