
Fede e Ragione, scoprire la radice del significato, riconoscere la Via
FEDE E RAGIONE
l sostantivo sanscrito "Ratha"> it. "ruota", è, in sanscrito, secondo il dizionario di Klaus Mylius, edito da Langenscheidt, sinonimo di: "letizia"- "beatitudine". "Ratha" intende altresì l'auriga o, addirittura, il guerriero attivo sul carro.
Il latino "Ratio", "raziocinio", deriva, come pure il quasi sinonimo:
"Rota" (it."Ruota"), dall'originale sanscrito "Ratha".
Nella razionalità allo stato puro, secondo i pitagorici, è la
perfezione del cerchio. Infatti, in latino, "ratio" ha , come
significato primario, quello di "conto, calcolo", nel quale il corso
(dal sscrt. "cakra"- "cerchio") itinerante concettuale debba far
"tornare", perfettamente e a riprova, all'inizio.
La fede è la luce, delicata, beata ed esordiente, della ragione,
completa in sé.
Le due ancelle intime, di madonna fede, sono fiducia e fedeltà.
Attorniano, in posizioni attestatrici di gerarchia, la ragione,
"emissaria prima" della Qa'aba incentrante ed irradiante gli
splendori.
La ragione, è intelletto: legge dentro. Intuisce: "va" dentro (lat.
"Intus ire").
Nel Mare, infinito, del Pensiero divino, è una bottiglia, con un
messaggio, dentro di lei, da parte di Chi ingenera. La superficie,
della bolla della distesa di tale Acqua, è Mare anch'essa, e il
Messaggio in lei, è la medesima ambrosia di luce: la Ragione,
assoluta, del Comando divino.
Emmanuel Kant (Königsberg 1724-1804), l'avrebbe definito:
"L'Imperativo categorico".

Articolo di Vaibhava Das